domenica 12 novembre 2017

Numeri

Per quantizzare la grandezza della lingua artificiale uno degli indici sicuramente utili è il dato relativo al numero di interlocutori. Prima di passare ai dati numeri occorre fare una precisazione.

Dai post precedenti è stato già specificato che in base alla finalità, le lingua artificiali possono essere classificate in:

  • lingue logiche
  • lingue artistiche
  • lingue ausiliarie
mentre nei primi casi risulta un po' improprio parlare di interlocutori (risultano quasi sempre assenti), questi sono invece quantificabili nel caso di lingue ausiliarie.

Al primo posto troviamo senza dubbio l'esperanto, sviluppata tra il 1879 e il 1887 dall'oftalmologo polacco Ludwik Lejzer Zamenhof, con una stima di interlocutori compresa tra i 100.000 e i 3.000.000

L'interlingua è una lingua ausiliaria internazionale, nata attorno al 1951 per opera della International Auxiliary Language Association, presenta una stima pari a 10.000 interlocutori.

 L'ido, una  creata da Louis de Beaufront,  ha una stima di interlocutori compresa tra i 2.000 e i 5.000

Il volapükrealizzata tra il 1879 e il 1880 da Johann Martin Schleyer, ha una stima di interlocutori compresa tra i 20 e i 100

Si può dunque osservare che gli ordini di grandezza relativi agli interlocutori dell'esperanto non sono minimamente paragonabili con quelli delle altre lingue artificiali ausiliarie. Nonostante ciò nessuna lingua artificiale compare nell'elenco delle cento lingue più parlate al mondo.

Nessun commento:

Posta un commento